Storia di una vulcanologa: Katia Krafft; di Niccolò

 Katia Krafft

Katia Krafft nasce il 17 aprile 1942 in Francia precisamente a Soultz-haut-rhin.

Katia Krafft era una vulcanologa francese. Si era innamorata dei vulcani fin dalla tenera età, vedendo fotografie e video. La geologia era per lei un punto di forza e così decise di diventare una vulcanologa. Dopo un paio d'anni chiese ai suoi genitori il permesso di andare in Italia a vedere un vero vulcano dal vero.

Katia Krafft ha studiato in un normale liceo e poi fisica e geochimica all'Università di Strasburgo. Conosce poi Maurice, che studia geologia a Strasburgo e con il quale condivide la passione per i vulcani. Si sono sposati il ​​18 agosto 1970, scegliendo l'isola vulcanica greca di Santorini come destinazione per la loro luna di miele, e hanno iniziato a studiare da vicino i vulcani in Islanda, Africa, Sud America, Italia e molte altre parti del mondo.

I Krafft sono noti per essere stati pionieri nel filmare, fotografare e registrare i vulcani, fermandosi spesso a pochi metri dalle colate laviche, gli americani li avevano soprannominati Volcano devils, ovvero i diavoli dei vulcani, proprio per la loro costante inclinazione al pericolo. E il libro a loro dedicato da André Demaiso si chiama proprio “Les diables des volcans”. Erano i vulcanologi più veloci del mondo per la loro capacità di sfuggire rapidamente a qualsiasi eruzione in corso sul pianeta, avevano assistito a circa 140 fenomeni eruttivi, inclusi quelli di Heimaey, in Islanda, e di St. Helens e Mauna Loa negli Stati Uniti. 

Morì con il marito Maurice Krafft a seguito di un flusso piroclastico durante l'eruzione del Monte Unzen in Giappone il 3 giugno 1991.


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