"Dialogo con me stessa" di Katerina

 



Ogni tanto mi capita di desiderare di crescere e allo stesso tempo desidero restare bambina, sono sempre stata indecisa, fin da piccola ho sempre dovuto pensare e pensare prima di prendere una decisione, anche la scelta più stupida mi sembrava un ostacolo.

Adesso per me, gli ostacoli più grandi però, sono le mie amicizie, delle quali non posso sfogarmi se non con alcuni dei miei coetanei, perché gli adulti, li reputano problemi inutili, a loro cosa importa? Devono occuparsi di questioni finanziarie, discutere su problemi inutili e  giudicare i miei amici quelle poche volte che parlo di loro.

Ogni tanto mi capita di sentire mia madre che mi dice che sono molto cambiata rispetto a quando ero piccola, dice che ero più coraggiosa e curiosa, solare e gentile e mi piaceva fare nuove esperienze, una volta disse anche che ero più energica, eppure ora, dice che sono diversa, meno spericolata, meno curiosa e coraggiosa e più solitaria di prima,ma forse meno timida, dice anche che sono meno felice.

Non penso di essere meno felice, ho solo più pensieri per la testa e cerco sempre di essere positiva, forse però da due anni a questa parte, le cose non vanno per il meglio, ma non mi lamento, non sono meno felice, semplicemente ho mille pensieri per la testa forse non sempre felici, ma non importa.

Penso spesso a me, sono egoista, non me ne vanto,  ma so che alla fine, quando una situazione si complica, penso sempre a me. 

Ogni tanto io ed i miei amici parliamo dei nostri problemi in famiglia, la famiglia perfetta non esiste, ed è naturale alla nostra età, tendere a sfogarsi con gli amici al posto che coi genitori, è naturale parlare coi propri amici di come ci si sente, perché spesso fra adulti e ragazzi non ci si comprende.

Spesso gli adulti mi sottovalutano e pensano che essendo piccola ,non posso capire, non posso soffrire, pensano che non ho preoccupazioni e che sono solo una bambina senza esperienze che ancora non sa nulla su come va il mondo, é vero, ma non del tutto.

A volte, i grandi mi  fanno imbestialire e questo posso tollerarlo,ma non possono prevedere le mie azioni future basandosi sulla loro adolescenza.

Creano distanza, perchè sottovalutando i miei problemi, si preoccupano solo di accertare come mi comporto e controllano da testa a piedi i miei  amici, spesso poi li giudicano  inadatti a me, dicendo che è causa loro se il mio comportamento cambia.

Su questo aspetto però, capisco mia madre e la sua preoccupazione, è naturale che dopo le azioni del mio brillante fratello lei abbia paura, ma lo capirà mai che io e lui siamo diversi? Capirà che a me piace la quiete e non l’agitazione ed il rischio? Capirà che sono la pecora nera della famiglia? Io sono la pecora del piccolo principe, quella chiusa dentro alla scatola, il mio pianeta! Un pianeta fatto di amore e calma, dove non si sentono discussioni inutili, dove le persone non vengono giudicate, dove si può vivere in pace. 

Personalmente la tecnologia mi aiuta a finire sul mio globo, anzi è indispensabile come la musica, per me è  difficile fare a meno della musica che, nonostante i generi movimentati e pesanti che ascolto, mi rilassa e mi porta a pensare ogni tanto su di me, sugli altri e sul modo di migliorare come persona e rendere quel pianeta reale. Mi capita spesso di pensare ai miei difetti, ma mai ai pregi e non faccio altro che parlarne con gli amici. 

Ogni giorno parlo dei problemi con gli amici tanto da far loro perdere la testa, mi sfogo, mi sfogo e mi sfogo e chissà quanto li infastidiscono i miei messaggi dove cerco di capire che tipo di persona voglio diventare. L’ho già detto, io sono egoista e quando una situazione si complica penso sempre a me e mi sfogo spesso su questo, ma non me la sento di parlarne agli adulti. Non ascoltano i problemi, ti sottovalutano prendendoti per immaturo o anche stupido e alla fine quando gli apri completamente il cuore, a volte ti capiscono, ma danno tutte le colpe all'adolescenza. Cosa significa? Non capisco, la mia età segna quanto sono matura per caso? Tutti noi adolescenti siamo uguali? E’ così impossibile che ci sia la pecora nera?

A volte non capisco proprio gli adulti, mi è capitato di chiedere a loro di non giudicare i miei amici, eppure ogni tanto lo fanno, nonostante abbiamo pure discusso per questo argomento, ogni tanto ne parleranno, ogni tanto gli adulti sono poco coerenti con le loro affermazioni,  ma li perdono perché capisco che io e loro abbiamo pensieri diversi su tantissime cose, ma mi lasciano comunque  ragionare senza impormi le loro idee. 

Io mi reputo più matura di alcuni miei coetanei perchè i miei genitori mi hanno lasciata libera di coltivare le mie idee. 

A volte non mi sento compresa, a volte mi sento giudicata, non mi capita mai però di giudicare gli adulti, loro giudicano me, ma io non lo faccio con loro; a volte vengo presa per matta per quanto penso e le persone mi dicono che penso troppo, che indugio troppo e che cambio troppo spesso idee, ma cosa posso farci? Sono fatta così, per questo ho degli ideali, nel senso che, ragiono molto e tendo a comprendere a pieno i lati di me che io stessa non sopporto e i miei obbiettivi sono di cambiare questi aspetti che mi infastidiscono “è molto più difficile giudicare se stessi che gli altri. Se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente saggio” forse, se giungo alla autocritica sono sulla giusta strada per i miei ideali, forse tendo a esagerare come al solito, ma non importa, sto divagando e ormai è da molto che scrivo, chissà se si capisce qualcosa di quello che mi frulla in testa, forse ho fatto disordine come al solito, ma lascerò così il testo, non mi importa che sia scritto alla perfezione perché in questo caso dovevo scrivere un po’ per sfogo ed un po’ per chiarirmi le idee, chissà se adesso troverò davvero il coraggio di esprimermi anche con gli adulti, chissà se riuscirò a farli entrare nel mio pianeta...


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