"Martin Luther King" di Michele

Martin Luther King nacque ad Atlanta, in Georgia, il 15 gennaio 1929. E’ stato un pastore protestante e un  politico attivista per i diritti civili degli Afroamericani. Il padre, Martin Luther King senior era pastore della chiesa battista, la mamma una maestra.

Martin Luther King è una delle figure più rappresentative del Novecento. Fin da piccolo Martin L. King  fu consapevole di cosa significasse essere neri e vivere in uno stato del sud dell’America. Già da piccolo Martin non riuscì mai a farsi una ragione delle ingiustizie che dovevano subire i neri. Durante l’ adolescenza conobbe grazie ad un insegnante del College l’ importanza della religione e della fede "che aiuta i fratelli neri a sopravvivere, sopportare e credere  in qualcuno che da lassù li ami veramente". Nel 1953, dopo aver completato gli studi,  si sposò con Coretta Scott Young e si trasferì a Montgomery in Alabama dove maggiore era l’intolleranza razziale. Entrambi erano decisi a lottare per non essere più giudicati inferiori  rispetto ai bianchi.  La loro lotta si ispirò al modello della non violenza proposto da Mahatma Gandhi. Le prediche di King lo resero famoso tra i suoi fratelli e non solo. Nel dicembre del 1955 un fatto banale da la svolta alla lotta di King. Un’operaia nera dopo un giornata di lavoro salì su un autobus per tornare a casa, ma non trovando posto a sedere nei posti riservati ai soli neri decise di occupare un posto riservato ai bianchi. Alla donna venne intimato di alzarsi e lei rifiutò, intervenne la polizia che decise di arrestarla. La vicenda dell’operaia fu la causa scatenante della successiva rivolta di King. Egli lanciò l’idea di boicottare tutti i mezzi pubblici; nessun nero sarebbe più salito su un autobus fino a che non sarebbe stata tolta la divisione tra sedili per bianchi e sedili per neri. Questa idea ebbe un inaspettato risultato: gli autobus rimasero completamente vuoti per diversi giorni perché non solo i neri ma anche i bianchi aderirono alla lotta. Le autorità decisero allora di citare in tribunale Martin Luther King per ‘’aver danneggiato l’azienda dei trasporti pubblici’’. Prima ancora di iniziare il processo però la suprema corte degli Stati Uniti dichiarò illegale la segregazione praticata sugli autobus e per King fu una vera vittoria. Da allora, nonostante le numerose repressioni contro di lui, King continuò la sua lotta. Nell’agosto 1963 guidò un’enorme manifestazione interraziale a Washington alla quale l’anno successivo seguì la nomina a premio Nobel per la pace. Papa Paolo VI lo accolse anche in Vaticano. E’ partecipando a una marcia a favore degli spazzini bianchi e neri della città di Memphis che nel 1968   King perse la vita. Due mesi dopo il killer che gli aveva sparato venne arrestato a Londra ma egli si dichiarò sempre innocente. Il vero assassino e il mandante dell’uccisione di  King sono ancora sconosciuti e  rimarranno forse  sempre un mistero.

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