Jane Goodall: una vita tra gli scimpanzè, di Asia

 JANE GOODALL

Jane Goodall nacque il 3 aprile del 1934 a Londra.  Fin da quando era bambina dimostrò il suo interesse verso gli animali e con l’appoggio della madre  Margaret Myfanwe Joseph Jane passò molto tempo a leggere enciclopedie sugli animali e a stare all’aria aperta.

Quando Jane aveva solo 5 anni il padre Mortimer decise di trasferirsi in Francia per permettere a lei e a sua sorella Judy di imparare il francese. Ma appena le armate tedesche invasero la Cecoslovacchia Il padre, per paura, condusse la famiglia in Inghilterra e poco dopo si arruolò nell’esercito inglese.

Finita la guerra, nel 1957 Jane si recò in Kenya dove conobbe l’antropologo Louis Leakey e iniziò a lavorare per lui. Nel 1960 si trasferì a Gombe dove iniziò a passare il suo tempo con gli scimpanzè. Pochi anni dopo, nel 1964, Jane sposò Hugo van Lawick, documentarista e fotografo olandese che fu mandato da National Geographic a Gombe. Fino al 1960 il mondo scientifico non sapeva nulla degli scimpanzé. «Ho sempre desiderato fare una vita che, soprattutto allora, era considerata "da uomini".» Goodall pronunciò queste parole in un’intervista 

Una delle principali scoperte riguarda l’utilizzo degli oggetti da parte degli scimpanzé, usano dei rametti puliti per raccogliere gli insetti da terra per poi mangiarli. Questa è una delle prime testimonianze dirette sull’utilizzo di strumenti da parte di animali nel proprio ambiente naturale. Gli studi dalla Goodall rivelano molti aspetti sconosciuti degli scimpanzé. Le ricerche condotte sulle scimmie ottengono un notevole successo, soprattutto grazie alle somiglianze di comportamento tra uomini e scimpanzé che queste rivelano.  Nel 1977 viene fondato il Jane Goodall Institute for Wildlife Research, Education and Conservation, organizzazione no–profit che ha come obiettivo principale la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla tutela dell’ambiente e lo sviluppo delle ricerche riguardanti le grandi scimmie antropomorfe. Al giorno d’oggi l’associazione è il leader mondiale nella gestione e tutela degli scimpanzé e del loro habitat naturale. Tra le varie iniziative promosse vi è il programma Roots & Shoots, in atto in oltre 80 paesi mondiali, volto a sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali e naturalistiche.

Tra le altre iniziative gestite dal centro ci sono cinque oasi in Africa, e il progetto TOCARE (dall’inglese take care, “prendersi cura”), sostenuto dalla Comunità Europea, che offre aiuto a 30 villaggi africani con riforestazioni, l’assistenza sanitaria di base, la pianificazioni familiari e  aiuto a donne e bambini orfani. Negli ultimi decenni Jane Goodall si è impegnata a promuovere l’opera dell’associazione viaggiando per il mondo e raccogliendo fondi per attuare i suoi progetti. Attualmente la Goodall è considerata una delle più grandi autorità nel campo delle ricerche sulle scimmie antropomorfe, e i suoi studi sugli scimpanzé hanno portato importantissimi dati alla conoscenza scientifica e allo studio dell’evoluzione degli uomini.


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