La testa tra le stelle: Vera Rubin, di Adrian

 Vera Rubin


Chi era Vera Rubin?

Vera Florence è stata un’astronoma statunitense pioniera nello studio della rotazione delle galassie, riuscì a osservare senza preconcetti l’Universo offrendo così un nuovo, inaspettato e affascinante punto di vista. A lei si deve la scoperta della materia oscura, ovvero quella componente invisibile e misteriosa che occupa il 25% dell'universo.


Difficoltà incontrate

E’ stata una donna che è riuscita con la sua determinazione a superare, senza mai abbattersi, i pregiudizi sulle donne in un ambiente riservato agli uomini.

Vera nasce il 23 luglio del 1928 a Philadelphia in una famiglia di immigrati ebrei. Il padre, Philip, un ingegnere elettronico di origini lituane, incoraggiò l’interesse della figlia per l’astronomia accompagnandola a incontri amatoriali sull’argomento e assistendola nella costruzione del suo primo telescopio fatto in casa a 14 anni. Dalla finestra rivolta a nord, accanto al suo letto, Vera osservava tutte le sere affascinata le stelle, affascinata dalla loro rotazione notturna attorno alla stella polare.

Al termine del liceo, quando Vera espresse il desiderio di iscriversi all’università, il suo professore di fisica le disse che finché si fosse tenuta alla larga dalle materie scientifiche avrebbe potuto cavarsela, e le suggerì anzi di tentare una carriera artistica. Fortunatamente non gli diede ascolto e, anni dopo, ricordando l’episodio dichiarò: «Non lasciate che nessuno vi dica che non siete bravi abbastanza. Il mio insegnante di scienze mi disse che non ero abbastanza brava in scienze… e guardate dove sono arrivata!». I suoi genitori la incoraggiarono e la sostennero nella scelta di proseguire gli studi. Vera avrebbe voluto studiare astronomia alla prestigiosa Princeton University, ma negli anni ’50 le donne non erano ammesse a Princeton… e non lo furono fino al 1975! Ma anche in questo caso Vera non si lasciò abbattere dai pregiudizi e riuscì a iscriversi alla Cornell University dove si sarebbe laureata nel 1951. Alla Cornell Vera conobbe Robert Rubin, studente di chimica, che sposò, ancora studentessa, nel 1948. I suoi primi lavori di ricerca, negli anni Sessanta, furono svolti presso l’Osservatorio di Monte Palomar in California. Le ricercatrici però non potevano avere accesso al telescopio più grande, il Telescopio Hale, poiché l’edificio disponeva di un solo bagno, ovviamente per uomini. Vera Rubin non si lasciò certo scoraggiare da questo impedimento e ben presto riuscì ad accedervi. Un aneddoto racconta che la ricercatrice avrebbe apposto una sagoma a forma di gonna sulla figura dell’omino della porta del bagno, aggirando così l’ostacolo. Vera morì la notte di Natale del 2016 a 88 anni. 

Il Carnegie Institute ha creato una borsa di studio a lei intitolata, la American Astronomical Society ha indetto un premio in suo onore, un crinale di Marte porta il suo nome, così come l’asteroide 5726 Rubin. E’ stata una donna che è riuscita a superare senza mai abbattersi i pregiudizi sull’essere donna in un ambiente prevalentemente aperto agli uomini, ha cercato in tutti i modi di realizzare i propri sogni ed è stata un modello per tante donne che dopo di lei hanno svolto lavori fino a quel momento riservati agli uomini. Vera Rubin si adoperò durante tutta la sua vita per superare la discriminazione delle donne in campo scientifico. Fu la prima donna ad essere autorizzata ad utilizzare la strumentazione dell’osservatorio di Mount Palomar nel 1965, nel 1981 è stata la seconda donna ad essere eletta alla National Academy of Science. È stata una fonte di ispirazione per molte donne che si sono dedicate alla carriera scientifica. Oltre ad eccellere nel suo campo, è stata una mamma premurosa di 4 bambini, che ha sicuramente motivato e ispirato poiché tutti hanno perseguito una carriera scientifica: due sono geologi, uno matematico e una è stata anche lei astronoma.     


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