Rita Levi- Montalcini. di Greys

 RITA LEVI-MONTALCINI

Rita-Levi Montalcini nacque a Torino il 22 Aprile 1909 in una famiglia ebrea, era figlia di Adamo Levi un ingegnere elettrotecnico e matematico e della pittrice Adele Montalcini, il fratello Gino era un famoso scultore e architetto la sorella  Anna era appassionata di letteratura e l'altra sorella gemella Paola era nota come pittrice. Da piccola Rita voleva fare la scrittrice, ma  a vent’anni decise di iscriversi alla facoltà di medicina e si  laureò nel 1936. Quando Mussolini introdusse anche in Italia le leggi razziali, andò in Belgio, ma poi tornò a Torino e cominciò il suo lavoro di ricercatrice di nascosto dalla polizia (aveva un piccolo laboratorio nella sua camera). Nel 1945 riuscì a riprendere le sue ricerche all’Università di Torino. Nel 1947 fu invitata negli Stati Uniti dal professor Viktor Hamburger, biologo della Washington University di St. Louis, che le offrì di proseguire insieme i suoi studi sul sistema nervoso. Questo lavoro le fece ottenere, insieme al suo collega Stanley Cohen, nel dicembre 1986,  il premio Nobel per la Medicina per le importanti scoperte.

Nel 2001 Rita Levi-Montalcini è stata nominata senatrice a vita «per gli altissimi meriti nel campo scientifico e sociale». “Questa nomina è per me di maggiore piacere del premio Nobel perché viene dal mio paese» ha detto la scienziata. Negli ultimi anni si è dedicata alla scrittura di libri soprattutto dedicati ai giovani e a  iniziative umanitarie. E’ stata presidente della Fondazione  per la promozione del diritto allo studio delle giovani donne dei paesi africani. Ha ottenuto moltissimi riconoscimenti, oltre al premio Nobel prese anche cinque lauree honoris causa, è stata la prima donna ammessa alla Pontificia accademia delle scienze, è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2001, è stata anche socia nazionale dell'Accademia dei Lincei  e socia-fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Rita-Levi Montalcini morì il 30 Dicembre 2021 a Roma, all’età di 103 anni.

In quel tempo le donne dovevano occuparsi della casa e della famiglia e non potevano pensare all’università e alla carriera, ma lei riuscì a convincere il padre a darle il permesso di iscriversi all’Università di Torino per studiare Medicina.

Rinunciò al matrimonio e ai figli e dedicò la sua vita alla scienza e all’umanità. Considerava le donne molto importanti per la società perché oltre a dover affrontare i problemi di tutti i giorni erano spesso vittime di discriminazioni e violenze da parte degli uomini che le consideravano inferiori. Negli anni Sessanta partecipò al Movimento di Liberazione Femminile per affermare il ruolo della donna nella società. E’ stata un modello per tante donne che hanno visto in lei un esempio da imitare.


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